Storia

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Le origini

La Cassa Rurale ed Artigiana di Boves è oggi la Banca di Credito Cooperativo più longeva d’Italia.

Ad opera di 17 Soci fondatori, il 7 Ottobre 1888 fu firmato in Boves, nella Sala consigliare, l’Atto Costitutivo della “Cassa Rurale di Prestiti con sede in Boves” (Cuneo) Società in nome collettivo, davanti al notaio Berrini.

In quel tempo gli usurai dettavano legge “succhiando” ogni risorsa a chi lavorava la terra. Ibovesani colsero subito il significato e il valore della loro piccola banca, appena un anno dopo i soci erano già 214!

 

Dal 1888 la storia non ha risparmiato nulla a Boves, crisi economiche, due guerre, povertà. La Cassa non ha mai smesso di camminare al fianco della città. La recessione del ’29 e l’economia di guerra provocano il crack di molte banche del cuneese. La Cassa di Boves non solo resiste ma guida e nutre la reazione: nel 1924 concede un grosso prestito (un milione di lire) alla Società Idroelettrica Bovesana, nel 1935 acquista e offre semi di bachi da seta, principale attività di quel tempo, agli allevatori in difficoltà e 5 stufe a legna per famiglie residenti nella zona montana. Nel 1941, le famiglie dei soldati chiamati al fronte ricevono come sostegno una somma di denaro. Due anni più tardi dopo l’eccidio nazista, la Cassa interviene con un’erogazione di 4 mila lire per i nuclei familiari rimasti senza tetto e senza risorse e di 6 mila per garantire un pasto ai sinistrati.

Finita la guerra, avviata la ripresa, la Cassa si adopera per sostenere la piccola imprenditoria impegnata nello sforzo della ricostruzione. Con l’obiettivo di “raffreddare” i prezzi di noleggio e di incoraggiare la meccanizzazione delle campagne, nel 1952 la Rurale acquista un trattore e lo mette a disposizione dei contadini fino allora costretti ad affittarlo a caro prezzo. (fu alienato nel 1957 quando i trattori sul territorio Bovesano erano già n.22!).
Nel 1961 la Cassa raggiunse l’ambito traguardo del “suo primo miliardo”, durante i festeggiamenti vennero consegnate al Presidente Capello Geom. Giuseppe le insegne di Cavaliere Ufficiale della Repubblica, il quale nel 1963 fu socio fondatore dell’ICCREA – Istituto di credito delle Casse Rurali ed Artigiane.

1966

Gli uffici della Cassa sono trasferiti da Piazza dell’Olmo a Piazza Italia con l’inaugurazione il 30 ottobre 1966, alla presenza delle autorità cittadine, del Direttore della Banca d’Italia di Cuneo e il Dott.Enzo Badioli Presidente dell’Ente Nazionale.
Nello stesso anno, l’esperienza in sede nazionale del Presidente Cav.Uff.Capello consentì di promuovere la costituzione dell’organismo regionale federativo: la Federazione delle Casse Rurali del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria  (20 ottobre 1966) che ebbe per tanti anni sede legale a Boves.

1972

La Cassa diede l’adesione al Centro meccanografico di Treviglio. Le nuove tecnologie di meccanizzazione cominciavano ad offrire mezzi e sistemi in grado di assicurare velocità e sicurezza di calcolo, più facile memorizzazione dei dati, tempestività di intervento e risposte adeguate alla clientela.

1981

Sollecitata dalla Federazione Nazionale diede l’adesione all’ABI dopo aver constatato la maggior funzione di rappresentanza e tutela del sistema bancario ed in considerazione che il movimento delle Casse Rurali operanti in Italia costitutiva oltre il 60% delle aziende di credito

1988

Il 9 ottobre l’Assemblea straordinaria dei soci approva il nuovo Statuto della Cassa, la quale da società cooperativa a responsabilità illimitata diventa società cooperativa a responsabilità limitata.

1988-1989 Festeggiamenti primo centenario

100 anni di attività! Un bel traguardo per una istituzione!! Per questo si decise di festeggiare degnamente. Un calendario ricco di avvenimenti e manifestazioni celebrative fu predisposto dal Consiglio di Amministrazione fin dall’inizio del 1988. Il programma ebbe una caratteristica: invece di esaurirsi in qualche pur sfarzosa cerimonia ufficiale di prestigio, divenne una festa di vita, perché volle coinvolgere il più direttamente possibile i Soci e la popolazione tutta della città di Boves. Una lunga serie di iniziative culturali, ricreative, sportive e sociali (Torneo Internazionale di Sofball, concerto sinfonico dell’orchestra B.Bruni, Mostra di Geoges Rouault, concorso di poesia “L’aedo Bovesano” manifestazione ricreativa Giochi Perduti, manifestazione ricreativa a squadre “Giro del mondo in ottanta minuti”, concerto di ferragosto al Cros di Limone Piemonte, ecc) hanno percorso l’arco di oltre un anno per finire il 4 novembre 1989 con l’inaugurazione del palazzetto polivalente “C.Giraudo” costruito dalla Cassa e donato al Comune di Boves a testimonianza dell’attenzione costante ed intelligente verso la comunità Bovesana

1989

Pochi giorni dopo l’inaugurazione del Palazzetto, in occasione del 75° di fondazione della Federazione Nazionale delle Casse Rurali tenutasi al PalaEUR di Roma, la Cassa Rurale ed Artigiana di Boves su insignita di Diploma di benemerenza alla fedeltà e al merito del Credito Cooperativo” e premiata con “medaglia d’oro per aver varcato la soglia dei 100 anni di ininterrotta operatività e appartenenza al gruppo”

1990

La concorrenza verificatesi nel mondo bancario con la liberalizzazione degli sportelli rese possibile l’attuazione completa di quella competenza territoriale per la quale la Cassa era già stata autorizzata. Il 19 luglio per prima in Boves provvide ad installare uno sportello automatico Bancomat presso la propria sede e l’8 novembre 1990 iniziò la fase di ampliamento dei suoi punti operativi conl’apertura della Filiale di Borgo San Giuseppe – Cuneo, fu il primo sportello di Cassa Rurale ed Artigiana installato nel capoluogo di provincia

1992

Improvvisamente muore il Cav.Uff.Capello Geom.Giuseppe, Presidente della Cassa per ben 45 anni, uomo “Giusto” che ha messo la sua esperienza di imprenditore al servizio della Cassa, grazie alla sua guida umana e sagace la Cassa ha fatto passi da gigante. Il 18 febbraio 1992 il Consiglio di Amministrazione nominò il nuovo Presidente nella persona dell’imprenditore Luigi Ramero.

1995

Il 6 maggio 1995 l’Assemblea della Cassa approvò il nuovo Statuto tipo elaborato in base alle direttive tracciate dal Testo Unico Legge n.385/93 e per la prima volta l’intestazione riportò accanto alla consueta denominazione anche la nuova dicitura: Banca di Credito Cooperativo.

1998

L’iniziativa di conservazione, recupero e valorizzazione del patrimonio artistico del santuario Madonna dei Boschi  ha trovato ottimo supporto dalla Cassa, per il recupero non solo degli affreschi dei vari cicli pittorici del Santuario, ma di tutto il complesso di pertinenza. I lavori sono durati circa 3 anni.

1998 – 110° Anniversario di fondazione

Viva e vegeta, sempre capace di adattarsi e rinnovarsi la Cassa festeggia i suoi 110, mentre il Comune di Cuneo festeggia i suoi 800 anni di fondazione. Vista la coincidenza della celebrazione la Cassa ha voluto lasciare un segno tangibile che rimanesse a ricordo e memoria, accollandosi l’intera spesa per la costruzione del monumento dedicato all’insigne matematico cuneese Giuseppe Peano.
Altre manifestazioni seguirono come il concerto dell’orchestra della Città di Cuneo B.Bruni.

2000 – Introduzione dell’Euro

E’ vero che dal 1.1.99 era già entrata in vigore la contabilità scritturale con l’Euro, ma dal 1.1.2002 oltre 300 milioni di cittadini europei avrebbero utilizzato la moneta unica. La Cassa si impegnò in un lungo, intenso e qualificato lavoro preparatorio per garantire a Soci e clienti un sereno e fiducioso passaggio all’Euro. Dopo una preparazione di tutto il personale promosse un tour di oltre 50 incontri e riunioni per settori specifici e categorie di utenze

2002-2003

Molto significativi sono stati i premi “Banca dell’anno 2002” e “Banca dell’anno 2003” promossi da un’indagine dell’Unione Industriale, che hanno confermato il forte apprezzamento della clientela anche più esigente nei confronti della Cassa.

2004

A conclusione del 115° esercizio di attività la Cassa ha voluto pubblicare unelegante volume che ha saputo raccogliere, grazie all’impegno

del suo autore, la propria storia, un istituto che è cresciuto con l’economia locale rimanendo fedele negli anni ai principi delle origini.

2005

Il 30.6.2005 per raggiunti limiti di età il Direttore Giraudo Franco si è dimesso.
Succedendo al padre Carlo Giraudo, per 49 anni ha saputo dirigere con onestà ed oculatezza l’Istituto bancario. Dal 1.7.2006 è stato nominato Direttore il Signor Ambrogio Silvano, ex vice Direttore.

Oggi... 2023   

La Banca di Boves festeggia i suoi 135 anni di Storia